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Annullamento della conferenza sulla sperimentazione animale in Statale: vediamoci chiaro

Sono iscritta all’Università degli studi di Milano, e sono molto affezionata alla sede di Via Festa del Perdono: checché se ne dica, un luogo maestoso e magnifico. Appena appreso, in data martedì 14 maggio 2013 dal blog di Oltre la specie, che la Statale avrebbe ospitato un dibattito sulla sperimentazione animale, sono stata presa da un moto di autentico entusiasmo: finalmente in accademia – nella mia accademia – si sarebbe discusso di animali e della liceità delle pratiche a cui sono sottoposti.
Fino a che, venerdì 17, scopro che l’evento è stato annullato, causa ritiro della disponibilità da parte dei relatori pro-SA. Spazientita, cerco sulle pagine facebook di Fermare Green Hill e Pro-Test Italia una spiegazione convincente dell’accaduto, ma non la trovo. Almeno fino a sera, quando Pro-Test Italia rende pubblico il seguente comunicato:

Il 29 Aprile di quest’anno Pro-Test Italia ha ricevuto via mail l’invito da parte del professor Sandro Zucchi, dell’Università statale di Milano, a intervenire con un proprio rappresentante in un dibattito sul tema della sperimentazione animale da svolgersi Lunedì 20 Maggio, cui avrebbero partecipato anche un altro esponente favorevole e due oppositori.
Ciò che è diventato chiaro solo tre giorni fa è che uno di questi oppositori della sperimentazione animale sarebbe stato tale Lorenzo Lo Prete, uno degli “attivisti” che hanno perpetrato fisicamente proprio quegli atti di vandalismo nei confronti dell’Università di Milano contro cui noi abbiamo veementemente protestato. Fintanto che le leggi italiane non saranno radicalmente cambiate, questo significa che Lorenzo Lo Prete sarà chiamato davanti a un tribunale a rispondere di illeciti penali proprio contro l’università in cui vorrebbe essere ospitato. Continua a leggere

Prurigine all’azione: talvolta, meglio grattare

apparso su Asinus Novus

Succede che esigenze giuste siano espresse dalle persone sbagliate, verità evidenti vengano pregiudicate da argomenti o esempi equivoci, buoni provvedimenti vadano a beneficio di immeritevoli. Di tali incongruenze e beffe è piena la storia del mondo e la vita di tutti i giorni.
(P. Bellocchio)

Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno giustiziati.
(P. Bellocchio)


Esco amareggiata dalla lettura del resoconto dell’amica Rita sul presidio contro il circo tenutosi di recente a Marino: amareggiata ma non stupita, piuttosto confermata nella mia generale amarezza. Devo dire che il circo con animali è uno degli spettacoli che più mi rattristano, perché ci vedo una quota di insensatezza superflua, e allo stesso tempo ho ben presente che non sarebbe un gran sacrificio per gli Italiani, rinunciarci: a molti il circo nemmeno interessa e, plausibilmente, chi prova una genuina curiosità nei confronti degli animali è perfettamente in grado di capire – e senza neppure interrogare i metodi di addestramento – che costringere un animale esotico in gabbia è un reato che colpisce, prima ancora che le specie in questione, lo stesso essere umano che dovrebbe trarne una qualche forma di godimento, che si esercita a sacrificare la bellezza al possesso, e si disabitua da ultimo a riconoscerla. Nonostante questa verità che mi pare clamorosamente evidente, Rita ci riferisce che genitori e vario parentado, accorsi sul posto con seguito di figli, figlioletti, amichetti e nipotini, ammettono candidamente la violenza del circo ma, nella stragrande maggioranza dei casi, se ne infischiano. Continua a leggere